I sintomi relativi ai disordini temporomandibolari sono alquanto vari e non specifici. Non specifici significa che sono sintomi che si manifestano anche in altre patologie, è quindi di estrema importanza una corretta “diagnosi differenziale”, cioè saper identificare quale sia il problema che provoca la loro comparsa tra i tanti possibili.
La seguente è una lista dei sintomi che presentano i pazienti con disordini temporomandibolari, alcuni sono molto comuni, altri meno comuni:
I sintomi più tipici dei disordini temporomandibolari sono i sintomi all’articolazione della mandibola, che si trova proprio davanti all’orecchio. Il nome corretto è “articolazione temporomandibolare” (abbreviato: ATM) e permette i movimenti di apertura e chiusura della bocca. Questi sintomi sono i seguenti: dolore, rumori (schiocchi o sfregamento) durante i movimenti mandibolari, limitazione dell’apertura della bocca e deviazioni dell’apertura della bocca.
Per capire come possano comparire tali sintomi è bene sapere come è fatta e come funziona l’ATM. È costituita dalla parte finale dell’osso della mandibola, chiamata “condilo”, che si articola con una cavità corrispondente nella parte inferiore del cranio. Tra queste due strutture si trova un disco di tessuto fibrocartilagineo, che serve a far combaciare meglio i capi articolari tra loro e a rendere i movimenti più fluidi (vedi figura).
Durante il movimento di apertura della bocca il condilo ruota e poi scivola in avanti e verso il basso seguendo il profilo dell’eminenza articolare (che è il tubercolo che si trova davanti alla cavità articolare) e il disco articolare scivola in avanti e in basso seguendo il movimento del condilo. Durante il movimento di chiusura della bocca avviene il contrario, il condilo scivola indietro e ruota in senso contrario, con il disco articolare che ne segue il movimento, rimanendo sempre interposto tra il condilo mandibolare e l’eminenza articolare (vedi figura). In condizioni di perfetta salute i movimenti di apertura e chiusura della bocca avvengono senza dolore, senza nessun rumore articolare, senza deviazioni della mandibola e senza alcuna limitazione dell’apertura della bocca. Anche i movimenti della mandibola in avanti e di lato avvengono senza dolore, senza nessun rumore articolare e sono simmetrici.
Il dolore all’ATM può avere origini diverse. Più frequentemente è dovuto a un’infiammazione dell’articolazione. La causa può essere un trauma acuto alla mandibola, ad esempio in seguito ad un pugno o ad una caduta, oppure in seguito ad un incidente stradale, oppure un trauma di minore intensità ma protratto nel tempo legato a bruxismo, un’occlusione dentale scorretta o ad una dislocazione del disco articolare. Esistono anche patologie generali, come ad esempio le artriti (artrite reumatoide, artrite psoriasica, ecc.) che possono causare un’infiammazione dell’ATM.
Il dolore dovuto ad infiammazione dell’ATM tipicamente si accentua durante la masticazione e durante i movimenti della mandibola, soprattutto quando si apre completamente la bocca (ad esempio durante gli sbadigli o quando si addenta un panino).
I rumori all’ATM durante i movimenti mandibolari invece, sono un segno che i movimenti articolari
non avvengono in modo fluido e scorrevole. Quando il rumore che si sente è una specie di schiocco, come un “click”, questo è probabilmente dovuto ad una dislocazione del disco articolare. Tale dislocazione è presente quando la bocca è chiusa, ma durante il movimento di apertura il disco ritorna nella sua posizione corretta e questo avviene con un movimento rapido che dà origine al “click”. Il contrario si verifica durante il movimento di chiusura della bocca, quando il disco si disloca nuovamente in avanti, con comparsa, in genere, di un altro “click”.
Il rumore di sfregamento (come se ci fosse sabbia all’interno dell’articolazione) è causato da una degenerazione della cartilagine articolare che non risulta più completamente liscia, ma ruvida e irregolare; nei casi più avanzati viene interessato anche l’osso sottostante. Questo fa sì che durante i movimenti mandibolari lo sfregamento delle superfici articolari produca un rumore.
La limitazione e le deviazioni dell’apertura della bocca sono causate dalla dislocazione del disco articolare.
Quando la dislocazione è presente solo con la bocca chiusa e il disco ritorna nella posizione corretta durante l’apertura della bocca, si ha una deviazione della mandibola verso un lato (lo stesso lato del “click”) durante il movimento di apertura, ma alla fine dell’apertura la mandibola ritorna al centro e l’apertura della bocca non è limitata (figura a sinistra). Quando invece il disco è dislocato permanentemente e non ritorna mai nella posizione corretta, si ha una marcata deviazione della mandibola verso un lato, associata ad una limitazione dell’apertura della bocca. In questo caso il “click” articolare di solito non è più presente e la mandibola appare “bloccata” (figura a destra).
Nel primo caso, quando è presente il “click”, spesso l’articolazione non fa male, mentre nel secondo caso si associa quasi sempre una forte infiammazione che rende la zona molto dolente. La prima condizione si può trasformare nella seconda, cioè può capitare che in un primo tempo il disco dislocato sia in grado di ritornare nella posizione corretta durante l’apertura della bocca, ma che in seguito la dislocazione diventi permanente e la mandibola si “blocchi”. Il paziente racconta che per tanto tempo aveva un “click” quando apriva la bocca o masticava e, improvvisamente, il “click” non si sente più, non riesce più ad aprire completamente la bocca e prova dolore nella zona davanti all’orecchio. In molti casi il disturbo si manifesta al risveglio.
Il mal di testa è un sintomo frequente. E’ dovuto prevalentemente all’affaticamento dei muscoli della masticazione, oppure dei muscoli della testa, del collo e delle spalle, che danno origine ad un dolore che si estende e si localizza in varie aree della testa. Poiché generalmente i muscoli coinvolti sono numerosi, il mal di testa può coinvolgere zone molto estese della testa: le tempie, il lato del viso, la fronte, la parte posteriore, la parte superiore. Se tale affaticamento è causato da bruxismo durante il sonno, il mal di testa si manifesta prevalentemente o esclusivamente la mattina appena svegli.
Un’altra causa di mal di testa può essere il dolore che si irradia dall’ATM. Quando questa articolazione è infiammata il dolore è solitamente localizzato nella zona davanti all’orecchio, ma quando è più intenso, ad esempio durante la masticazione, si può irradiare a tutta l’area circostante, soprattutto la tempia e il lato della testa.
A volte questi episodi di mal di testa possono essere confusi con attacchi di emicrania perché si possono manifestare nello stesso modo.
Il dolore e l’affaticamento ai muscoli del viso è legato all’affaticamento muscolare che può derivare da bruxismo, associato o meno a malocclusione dentale, o da altre parafunzioni orali. A seconda dei muscoli che sono interessati si può avere un dolore localizzato in parti diverse del viso: la mandibola e le guance, gli zigomi, le tempie, i denti, l’orecchio. In genere questo dolore si accentua durante la masticazione e i movimenti mandibolari.E’ frequente che i pazienti che soffrono di disordini temporomandibolari soffrano di dolore o rigidità al collo, alle spalle e alla schiena di origine muscolare. In molti casi si tratta di patologie non di origine odontoiatrica, che, essendo molto comuni nella popolazione, si associano alla presenza di disordini temporomandibolari. In altri casi si ipotizza un rapporto tra l’occlusione dentale, l’attività muscolare e la postura. I muscoli affetti sono dolenti alla palpazione e possono dare dolore spontaneo localizzato nel muscolo o anche riferito in diverse aree delle spalle, della testa e del collo. Il rapporto tra occlusione dentale, disordini temporomandibolari e postura è tuttora un campo molto controverso che necessita di studi scientifici di buona qualità per essere compreso. Tuttora non ci sono evidenze scientifiche concordi che ci permettano di stabilirne la presenza e la rilevanza.
Una grande percentuale di pazienti riporta sintomi alle orecchie, che vanno dal dolore ai ronzii o fischi alle orecchie, alla riduzione dell’udito e alla sensazione di avere le orecchie tappate.
Il mal d’orecchio nella maggior parte dei casi è un’infiammazione all’ATM che i pazienti riferiscono come “mal d’orecchio” perché l’articolazione si trova vicinissimo all’orecchio, ma non c’è alcuna patologia dell’orecchio (come solitamente viene rilevato dall’otorinolaringoiatra).
I ronzii e i fischi alle orecchie, come anche la sensazione di avere le orecchie tappate e la riduzione dell’udito, pare che siano causati dal rapporto tra le strutture dell’apparato masticatorio e l’orecchio interno. I movimenti mandibolari e il bruxismo possono influenzare la funzione dell’orecchio attraverso connessioni di tipo muscolare, nervoso e ligamentoso.
I sintomi agli occhi comprendono il dolore agli occhi o intorno agli occhi, affaticamento della vista, e difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti.
Il dolore è in genere un dolore riferito dovuto a sofferenza dei muscoli del collo o della colonna cervicale, altre volte il dolore riferito può originarsi dai nervi grande o piccolo occipitale (sono nervi che si originano dal collo e poi innervano la testa), che si possono irritare per infiammazione o per compressione da parte dei muscoli del collo.
L’affaticamento della vista e la difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti sembrano essere legati ad alterazioni nella convergenza degli occhi causate dall’occlusione dentale. Pazienti affetti da disordini temporomandibolari presentano infatti una prevalenza più alta di difetti di convergenza, associati soprattutto a mal di testa, dolore al collo e alle spalle, dolore ai muscoli masticatori e limitazione dell’apertura della bocca.
I capogiri, e a volte anche le vertigini, sono dovuti alla condizione di spasmo muscolare o affaticamento dei muscoli del collo e delle spalle, infatti sono simili ai sintomi causati dalle patologie alla colonna cervicale. Si ipotizza che esista un rapporto tra l’occlusione dentale, l’attività muscolare e la postura della colonna cervicale, in grado di causare sofferenza al collo e alle spalle provocando i capogiri e le vertigini..
Il formicolio alle mani e alle braccia si manifesta quando i nervi che innervano le braccia e le mani vengono compressi alla loro origine alla base del collo. Questo può succedere sia ad opera dei muscoli del collo, quando sono contratti e affaticati, sia a causa di alterazioni della postura della colonna cervicale o a causa di processi di artrosi. Spesso questi tre fattori si manifestano contemporaneamente.
Il mal di denti può essere invece causato dalla loro compressione in caso di bruxismo.
Il digrignamento e il serramento dentale comportano una forte sollecitazione dei denti, che possono rimanere indolenziti o risultare sensibili. Se il bruxismo, come spesso accade, compare prevalentemente durante il sonno, il dolore si avverte soprattutto al mattino appena svegli. In altri casi il dolore dentale può essere un dolore di origine muscolare riferito ai denti.
I muscoli che possono essere coinvolti sono i muscoli della masticazione, che si trovano in corrispondenza delle guance e delle tempie, che in questi casi risultano solo dolenti.
Ovviamente, si deve escludere che il mal di denti sia causato da patologie dentali e del cavo orale, come una carie, un ascesso, un’infiammazione delle gengive o altre lesioni della bocca.